La passione per la squadra di pallone scoperta da bambino – perché
capace di battere gli Imbattibili (o Invincibili, di cui si era
infatuato per far contento il papà milanista) e non più lasciata perché,
anche nel calcio, come nella vita, la fedeltà è la novità dell'amore di
ogni giorno – coniugata a quella per la scrittura di qualità che fa
l’occhiolino ai grandi classici, e una data tri-tonda, il Centenario del
Parma Calcio, sono l’occasione per Luca “Carmina” Savarese di
cimentarsi nell’impresa di raccontare, alla sua maniera, da novello
Omero, le gesta di chi ha indossato le gloriose casacche crociata e
gialloblù, intersecate dalla vita vissuta, da tifoso prima e da cronista
poi, dello stesso candido autore. Da frigido – in ossequio alla
deontologia professionale giornalistica ho sposato l’equidistanza e
l’obiettività che poco si coniugano con l’enfasi e la celebrazione –
invidio (benevolmente, of course) allo Scrittore il virale entusiasmo
della sua opera, che finisce per contagiare il lettore, trasportato in
un viaggio della memoria, che può sembrare individuale, ma è collettivo,
perché nelle emozioni da lui vissute e trasposte su carta ci sono pezzi
di vita di ognuno di noi. Pronte da rivivere parola dopo parola, pagina
dopo pagina. Un excursus di nomi, di date, di episodi, di graffiti ma
anche di sentimenti, valori, ardori e passioni che immortalano
indelebilmente l’Europarma e la sua Marcia TrionfAle o Aida
Calcisticaper riprendere le parole dell'autore di questo volume.
Gabriele Majo
AUTORE: LUCA SAVARESE
PREZZO: 14 EURO
EDITORE: URBONE PUBLSIHING
mercoledì 16 aprile 2014
VADEMECUM DELL'UDINESE NELLE COPPE EUROPEE
Questo libro vuole essere un tributo alla storia europea dell’Udinese,
sapendo che è una storia che inorgoglisce i friulani nel mondo. Non si
ricorderà mai a sufficienza la partecipazione di un’intera popolazione
alla festa di Udinese-Ajax, o di Barcellona-Udinese, oppure di Bayern
Leverkusen-Udinese: allo stadio Friuli o in trasferta, in piazza Primo
Maggio, oppure incollati alla tv da casa. Poco importa se alcune di
queste partite siano poi state delle sconfitte: quelle fanno parte della
vita, come le vittorie. Quello che importa è l’attaccamento dei tifosi
ad alcune notti già mitiche e la partecipazione sempre festosa e
amichevole. Certo, il tifoso friulano ha anche difetti, spesso mette le
mani avanti, alle volte è troppo critico, non sempre apprezza ciò che di
buono viene fatto. Ma lo fa perché ci tiene molto, e preferisce non
dare a vedere la sua delusione, magari commentando: “Lu savevi jo, lu
vevi dite jo!” (Io lo sapevo, già l’avevo detto). Non badategli,
continuerà sempre a tifare Udinese, anche in serie C, e a scendere in
piazza per avere Zico minacciando, non si sa quanto seriamente, di
unirsi all’Austria; oppure di riversare sulla squadra l’attaccamento
alla terra debilitata dal terremoto e farne così ancora di più un
simbolo.
Ora i tempi sono cambiati e nella compagine udinese, come nelle altre italiane, sono tantissimi i giocatori stranieri. Non ci sono più le formazioni fatte quasi solo da friulani o, tuttalpiù, di triveneti. Udine è al momento una città tranquilla che accoglie i giocatori stranieri e li fa crescere e li prepara per palcoscenici più avvezzi al calcio internazionale. Forse ci sarà un po’ di nostalgia a leggere nomi del passato, bandiere della Regione come Dino Zoff, Massimo Giacomini, Del Neri, Orlando, e tutti gli altri cognomi locali; oppure ritornano i ricordi di chi ha vissuto gli anni Novanta, quelli del definitivo salto di qualità, o i recenti nomi che hanno fatto la storia e le fortune dell’Udinese come società all’avanguardia. Qualcuno poi noterà qualche assenza illustre: uno su tutti, Zico, che non ha mai giocato in coppe europee con la maglia bianconera, ma che è stato lo straniero più osannato e amato. Eppure non è il primo della serie: basti a pensare a “Raggio di luna” Selmosson, o a Luis Pentrelli, lui sì il primo della serie.
Non pensiamo che la lettura dei tabellini sia arida: leggere le formazioni, i luoghi (il mitico stadio Moretti) e gli anni, fa ricordare a chi c’era mai assopite emozioni, e a chi non c’era porta l’eco di antiche battaglie dello sport più misterioso e amato al mondo, oltre all’orgoglio di una delle più vecchie società di calcio d’Italia.
AUTORE: ENOS MANTOANI
Ora i tempi sono cambiati e nella compagine udinese, come nelle altre italiane, sono tantissimi i giocatori stranieri. Non ci sono più le formazioni fatte quasi solo da friulani o, tuttalpiù, di triveneti. Udine è al momento una città tranquilla che accoglie i giocatori stranieri e li fa crescere e li prepara per palcoscenici più avvezzi al calcio internazionale. Forse ci sarà un po’ di nostalgia a leggere nomi del passato, bandiere della Regione come Dino Zoff, Massimo Giacomini, Del Neri, Orlando, e tutti gli altri cognomi locali; oppure ritornano i ricordi di chi ha vissuto gli anni Novanta, quelli del definitivo salto di qualità, o i recenti nomi che hanno fatto la storia e le fortune dell’Udinese come società all’avanguardia. Qualcuno poi noterà qualche assenza illustre: uno su tutti, Zico, che non ha mai giocato in coppe europee con la maglia bianconera, ma che è stato lo straniero più osannato e amato. Eppure non è il primo della serie: basti a pensare a “Raggio di luna” Selmosson, o a Luis Pentrelli, lui sì il primo della serie.
Non pensiamo che la lettura dei tabellini sia arida: leggere le formazioni, i luoghi (il mitico stadio Moretti) e gli anni, fa ricordare a chi c’era mai assopite emozioni, e a chi non c’era porta l’eco di antiche battaglie dello sport più misterioso e amato al mondo, oltre all’orgoglio di una delle più vecchie società di calcio d’Italia.
AUTORE: ENOS MANTOANI
PREZZO 12 EURO
EDITORE : URBONE PUBLISHING
IL MIO SHEVA
Eh sì, a rivederla col senno di poi, la mia vita è strettamente legata
al calcio, scandita dai ritmi delle partite, l’umore e le scelte appese
ai risultati del Milan. E Sheva non è stato per me solo un eroe in
campo, ma anche un maestro di comportamento.
Comincia così il racconto delle gesta dell’indimenticato campione ucraino, dei gol e delle vittorie fatto da un giovane tifoso rossonero.
Non è una normale biografia, assomiglia piuttosto a un diario personale scandito dalle partite più importanti giocate da Shevchenko: un viaggio a ritroso nel tempo, dove calcio e vita privata scorrono fianco a fianco, finendo spesso per fondersi e confondersi. L’adolescente diventa uomo mentre il talento sboccia.
AUTORE: LUCA BELLANA
EDITORE: URBONE PUBLISHNG
PREZZO 12
Comincia così il racconto delle gesta dell’indimenticato campione ucraino, dei gol e delle vittorie fatto da un giovane tifoso rossonero.
Non è una normale biografia, assomiglia piuttosto a un diario personale scandito dalle partite più importanti giocate da Shevchenko: un viaggio a ritroso nel tempo, dove calcio e vita privata scorrono fianco a fianco, finendo spesso per fondersi e confondersi. L’adolescente diventa uomo mentre il talento sboccia.
AUTORE: LUCA BELLANA
EDITORE: URBONE PUBLISHNG
PREZZO 12
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